Quaresima, fede ed emergenza sanitaria. Le riflessioni dei nostri parrocchiani

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Il giornalino parrocchiale di Pasqua non uscirà in formato cartaceo, per le evidenti difficoltà di distribuzione che si presenterebbero. I suoi contenuti, però, appariranno scaglionati, a “puntate” , su questo sito.

Il tema dominante del numero di Pasqua, in particolare, sarebbe dovuto essere una riflessione, da più angolazioni, su come noi cristiani stiamo vivendo questa emergenza “Corona Virus”, dal punto di vista della fede.

Iniziamo quindi ospitando la testimonianza scritta di due catechisti, Chiara e Pietro Alquati, che riflettono sulla presente situazione dal loro punto di osservazione.

In casa con voi – Una Quaresima “speciale”: questo il titolo dell’appuntamento quotidiano di riflessione offerto dal sito della diocesi in questo tempo quaresimale. Si tratta indubbiamente di un periodo inusuale, che qualcuno definisce quasi irreale, iniziato partecipando alla celebrazione delle Ceneri attraverso il collegamento tv con la Cattedrale di Cremona, e ciascuno in casa propria. Davvero difficile pensare e immaginare che questo sarebbe successo! In realtà l’emergenza sanitaria dettata dalla diffusione del Coronavirus ci ha imposto modalità di condivisione a cui normalmente ricorriamo in modo saltuario e straordinario, in caso di malattia o indisposizione, e per un tempo breve.  Ma questo stare lontani in modo forzato ci permette di riconoscere ancora di più la bellezza del ritrovarsi e alimentare nuovamente questo desiderio, e di rendere grazie al Signore per il dono grande e prezioso dell’Eucarestia che normalmente possiamo accogliere ogni giorno. Questo sacrificio che ci è chiesto, per un bene più grande che è la cura della salute e della vita di tutti, oltre ad alimentare in noi il desiderio, ci ha permesso e permette di cogliere in modo speciale altre opportunità nelle quali il Signore si fa nostro prossimo. Il tempo quotidiano dell’ascolto della Parola e della preghiera, individuale o in famiglia, è un tempo dedicato, di ascolto, di condivisione, e anche di richiesta. Le intenzioni di preghiera sono tante, per le persone ammalate, gli operatori sanitari, i defunti e i loro familiari  …. ,  oltre alle richieste di chi conosciamo, preoccupato, ammalato, sfiduciato, nel dolore. La preghiera diventa la modalità privilegiata per sentirsi fratelli, tutti sulla stessa barca, uniti nella fede e avvolti nello stesso grande Amore di cui rendiamo grazie e al quale ci affidiamo. Le occasioni per sentirsi in comunione con tutta la Chiesa non mancano: accanto alla preghiera della liturgia delle ore è possibile connettersi e partecipare online alla messa quotidiana, attraverso il sito della diocesi, l’appuntamento con il rosario nel pomeriggio, e altre possibilità che l’utilizzo della tecnologia ci offre. Il ritorno all’essenziale, il nostro dialogo con il Signore, il recupero di un tempo personale per il silenzio, come occasione di riflessione e ricerca di senso, la condivisione in famiglia di preoccupazioni, dubbi, ma anche i desideri e progetti, ci consente di assaporare la bellezza di ogni istante, che ci è dato e viviamo, e farne tesoro, memoria, per poterlo condividere anche negli incontri con gli altri, per ora solo con sms o telefonate, e quando sarà possibile di persona. Il ritrovarsi sarà l’occasione per poter condividere quanto vissuto e sperimentato da ciascuno in questo tempo, di gioia e anche di dolore, come dono, che ci potrà aiutare a ridurre quella distanza che oggi ci separa, fisicamente, e nello stesso tempo ci consentirà di comunicarci la gioia della Risurrezione.                                                                                                                                                                                                                                   Chiara e Pietro

Alleghiamo la preghiera che ci è stata donata attraverso il gruppo di WhatsApp da alcuni genitori del gruppo Betlemme di catechismo.

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