In ricordo di don Giuseppe Boroni



IN RICORDO DI DON GIUSEPPE BORONI

Di Maria Disma Vezzosi

Oggi, 22 febbraio 2021, ricorre il 16° anniversario della morte di don Giuseppe Boroni Grazioli, parroco a San Sigismondo dal 1976 al 1993.

Perché ricordare un sedicesimo anniversario? Semplicemente perché il quindicesimo …. non è stato possibile celebrarlo.

Infatti era tutto pronto per sabato 22 febbraio 2020: l’assemblea diocesana di AC sarebbe stato il contesto ideale per presentare “I giorni della fede”, un libretto che raccoglieva alcuni scritti che don Giuseppe aveva rivolto negli ultimi anni della sua vita alla comunità di Marzalengo.

Il giorno successivo, proprio nella sua ultima parrocchia, il ricordo nella celebrazione eucaristica domenicale sarebbe stata la seconda occasione per “riconsegnare” alla comunità le sue intense parole. E poi lo avremmo ricordato anche alla Beata e a Sansi….

Cinque anni prima, nel decimo anniversario della morte di don Giuseppe, un altro libretto era stato divulgato, “Parole…per dire la Parola”, che invece raccoglieva alcuni scritti rivolti alla comunità di San Sigismondo ed altri ai soci di Azione Cattolica.

Ecco, la seconda pubblicazione sarebbe stato un po’ il completamento della prima, nell’intento di fare “memoria” di questo umile e grande sacerdote cremonese facendo risuonare le sue parole, perché la sua voce cristallina potesse tornare a parlare ai nostri cuori e a scuotere ancora i nostri animi, richiamandoci all’essenziale.

Ma sappiamo bene tutti cosa successe proprio in quei giorni di un anno fa: assemblea di AC rimandata, celebrazioni sospese nelle nostre chiese, chiusura di oratori, scuole, luoghi di lavoro, …..

E fu così che “I giorni della fede” rimase nel cassetto.

Allora lo tiriamo fuori ora.

Nelle pagine della pubblicazione le parole che don Boroni ha rivolto alla sua piccola ed amata comunità di Marzalengo attraverso i fogli del Notiziario che regolarmente pubblicava a Pasqua, per San Biagio, a Natale. Feste ricorrenti, eppure sempre commentate con parole nuove. Il suo non era mai un vago ripetersi, perché sapeva proporre ogni volta riflessioni diversi, magari proponendo anche storielle o favole da cui traeva insegnamenti profondi e stimolanti. 

Certo, emergono regolarmente alcuni richiami: la preghiera, la carità, la fede. Ma non sono questi i cardini del cristiano!

È per questo che la pubblicazione non è solo per i parrocchiani di Marzalengo!

Può essere letta da chiunque voglia lasciarsi investire da parole stimolanti, a volte sferzanti, ma sempre improntate all’essenza del cristianesimo.

È un modo per ricordare don Giuseppe; è un modo per interrogarsi sulla propria fede.

Alla Beata ricorderemo don Giuseppe nella messa delle 10 di domenica 7 marzo.

Chi fosse interessato alla pubblicazione la potrà trovare in quell’occasione o chiederla a Disma.

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