Chi canta prega due volte

Il coro della Beata nasce da un semplice principio, “chi canta prega due volte”.

Seguendo questa filosofia, la nostra idea è stata quella di creare un gruppo di persone che si impegnassero ad animare costantemente le celebrazioni (tutte quelle importanti e settimanalmente quella della domenica alle 10) cercando di coinvolgere, nel canto, l’intera Comunità.

Negli anni ,soprattutto all’inizio, (circa 16 anni fa) sono cambiate varie formazioni ma da qualche anno (circa 10) , abbiamo trovato una certa stabilità e ora possiamo contare su quattro chitarre, un organo, un flauto traverso e circa una trentina di coristi tutti al servizio della nostra instancabile direttrice, ma soprattutto della Comunità. Del gruppo originario rimangono una decina di persone e altre si sono aggiunte strada facendo. In realtà il nostro è un gruppo molto aperto, quindi chiunque voglia aggregarsi è ben accetto. Purtroppo nel tempo per diversi motivi qualche elemento ci ha lasciato ma rimane l’affetto reciproco e l’amicizia che ci lega.

Seguendo la filosofia di base, cioè coinvolgere l’assemblea, abbiamo scelto un repertorio che spazia dai pezzi più classici , un po’ riarrangiati e ringiovaniti, a canti nuovi più orecchiabili, cercando comunque di non rinunciare alla qualità dell’esecuzione della quale curiamo sia l’aspetto musicale che quello canoro con canti a due o più voci.

Mediamente ci troviamo ogni quindici giorni per fare le prove e preparare al meglio le cerimonie, anche se in alcuni momenti forti la frequenza aumenta e ci troviamo tutte le settimane. Le prove sono spesso un buon momento per rilassarsi stare insieme ed unire la serietà necessaria a una buona dose di divertimento. Sinceramene non è sempre facile “uscire di casa”, soprattutto in inverno quando il freddo (ogni tanto anche in chiesa) disincentiva parecchio. Instancabile in queste circostanze il richiamo forte e deciso della nostra direttrice che con il suo esempio testimonia la costanza che ci vuole per poter fare le cose al meglio.

Negli anni non è mancata anche qualche piccola soddisfazione. Tra queste possiamo ricordare qualche “ingaggio” per matrimoni fuori parrocchia, l’invito di fra Moreno all’eremo della Madonna della Ghisiola a Castiglione delle Stiviere (Mn), quello del vescovo (o del suo staff) per animare la veglia dei cresimandi del 2014 al palazzetto e qualche piacevole collaborazione con gli amici africani del coro Saint Michel”